Possono essere venduti vini imbottigliati o sfusi, ma comunque etichettati.
I vini devono essere prodotti da aziende locali, nella definizione di locale data nel Disciplinare dei Mercati della Terra.
Sono ammessi nei Mercati della Terra solo produttori che abbiano vigneti di proprietà o in affitto.
I vini devono essere ottenuti da vitigni di antica coltivazione, storicamente presenti sul territorio di riferimento del Mercato della Terra.
I vini posti in vendita dovranno essere presenti nella guida dei vini Slow Food; altri vini saranno ammessi solo se approvati da una commissione di assaggio nominata da Slow Food.
I vini devono essere a denominazione: IGT, DOC, DOCG, fatta salva la facoltà della commissione di assaggio di ammettere vini da tavola in casi particolarmente meritevoli.
Si dichiara una produzione annua non superiore a 150mila bottiglie.
Costituisce titolo di preferenza l’adozione di pratiche di vigna leggere: biologiche, biodinamiche, integrate.
Nella vinificazione sono ammesse solo tecniche fisiche, mentre è fatto divieto di utilizzare ogni tecnica chimica ad eccezione dell’utilizzo della solforosa. Inoltre, non sono ammessi additivi e migliorativi artificiali, né lieviti ogm, né l’utilizzo di trucioli nell’invecchiamento.